Comune di Milano Ada Lucia De Cesaris, Vice Sindaco, assessore Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura
Due anni esatti sono trascorsi dal seminario della Scuola delle buone pratiche su legalità e gioco d’azzardo. In questi due anni abbiamo portato alla luce un problema enorme, un’emergenza sociale che restava e probabilmente sarebbe rimasto ancora per molto tempo sotterraneo, nascosto nei meandri della vergogna e del dramma personale e familiare. Che però a più riprese investiva i sindaci e gli assessori, i servizi sociali, a cui si rivolgevano persone insospettabili, che chiedevano aiuti economici a causa di risparmi e beni dilapidati nel gioco. Gioco delle slot e dei gratta e vinci, non dei casinò, come avveniva negli anni scorsi. Un gioco che sfuggiva completamente ai Sindaci, poiché veniva autorizzato dai questori, e gestito dallo Stato. Grandi passi in avanti in questi due anni: costruita una rete nazionale di comuni, presentato un Manifesto dei Sindaci contro il gioco d’azzardo, raccolte le firme per una legge popolare, presentato un progetto di legge per la cura dei dipendenti dal gioco d’azzardo e approvato l’art. 14 della Delega fiscale sul gioco. Approvata la legge regionale numero 8 del 2013 per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, emessa una nota del Ministero dell’Interno che di fatto dà valore ai regolamenti comunali. Ma il processo legislativo nazionale è bloccato, e le difficoltà dei Comuni permangono. Con problemi enormi che ricadono ancora una volta sui Comuni.
Ce ne parla Ada Lucia De Cesaris, Vice Sindaco, assessore Urbanistica del Comune di Milano, poiché proprio Milano è tra i Comuni che più si sono impegnati sul versante del contrasto al gioco d’azzardo, con risultati alterni.
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