A Camigliano, Caserta, la gestione dei rifiuti è stata efficace ed efficiente: con costi bassi, ha funzionato anche durante le emergenze del 2007 e del 2008 ed ha raggiunto nel 2010 il 60% di differenziata. Vincenzo Cenname, sindaco fino ad agosto 2010, a seguito della Legge 26/2010 “Fine Emergenza Rifiuti in Campania” che di fatto espropria gli enti locali dalla gestione della raccolta differenziata affidandola a mega aziende provinciali, si è rifiutato di darne attuazione non inviando i dati della TARSU. Cenname ha ritenuto che l’attuazione di questa legge non avrebbe risolto il problema dei rifiuti in Campania penalizzando anche chi aveva garantito un servizio di raccolta non servendosi dei consorzi fallimentari. Oggi che l’emergenza rifiuti in Campania è ancora di attualità, la posizione assunta da questo sindaco è di fatto legittimata, anche se resta lo scioglimento del Consiglio Comunale, effettuato con Decreto del Ministro degli Interni su proposta del Prefetto di Caserta. Questa esperienza dimostra come è possibile agire diversamente anche in una realtà campana dove non funziona un impianto per il compostaggio, né si lavora a una programmazione seria di RD porta a porta, al fine di legittimare una politica di discariche ed inceneritori.
Relatore: Vincenzo Cenname – ex Sindaco del comune di Camigliano