Da politici a lobbisti dell’azzardo: Italia pecora nera nella trasparenza

L’Italia si piazza al terzultimo posto in Europa per quanto riguarda la trasparenza – o dovremmo dire l’assenza di trasparenza – delle lobby e dei lobbisti. A stilare questa particolare classifica è l’ong Transarency International, che dà al nostro Paese un misero punteggio di 20 su 100, se si analizzano complessivamente tutti gli indicatori presi in esame.

Il rapporto “Lobbying in Europe: Hidden Influence, Privileged Access”, pubblicato il 15 aprile 2015, ha studiato la situazione dei processi di lobbying in diciannove Paesi europei,e la Slovenia si colloca al primo posto in Europa, con un punteggio di 55 su 100, grazie al suo sistema di regolamentazione, che non è tuttavia privo di lacune. Cipro e l’Ungheria si posizionano invece agli ultimi posti con 14 punti su 100 e performance basse per tutti gli indicatori, in particolar modo per l’accesso alle informazioni.

L’Italia, insieme ad altri due Paesi simbolo della crisi dell’eurozona, il Portogallo e la Spagna, è tra i cinque Paesi con i punteggi peggiori e dove le pratiche di lobbying e i rapporti tra il settore pubblico e finanziario sono particolarmente a rischio.

Il report mostra come molte delle riforme strutturali paventate immediatamente dopo l’implosione del sistema finanziario, sino state significativamente ridimensionate anche a causa dell’azione e delle pressioni dei maggiori attori del settore.

Secondo Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia “la mancanza di trasparenza nelle attività di lobbying crea terreno fertile per una cerchia ristretta di poteri in grado di far valere in maniera indebita i propri interessi particolari.”

Numerosi scandali a livello europeo hanno portato in evidenza come senza regole chiare ed efficaci il processo decisionale venga facilmente dominato da un numero limitato di portatori di interessi, che sono poi identificabili nei soggetti che godono di maggiori risorse economiche e di reti e contatti privilegiati.

In Italia è stato riportato l’esempio dell’industria del gioco d’azzardo, nelle cui file dirigenziali non è difficile trovare ex-politici. Questo ha portato nel passato al ritiro di riforme del settore che andavano a favore dell’interesse pubblico ma contro l’industria del gioco d’azzardo.

Transarency International Italia

 

One thought on “Da politici a lobbisti dell’azzardo: Italia pecora nera nella trasparenza

  1. E’ ovvio che fino a quando certi signori politici siederanno in quelle comode sedie parlamentari, dove sono stati messi a bella posta dai signori che costituiscono la lobby dell’azzardo, l’Italia srà destinata a stare giù nella scale della trasparenza.

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