Ieri, 8 maggio alle ore 13.30 una delegazione di Terre di mezzo, Legautonomie e altre associazioni impegnate contro le mafie e il gioco d’azzardo, come Libera, Sos impresa e Caritas, nella sala delle Bandiere del Comune di Roma sono stati ricevuti dal Sindaco Ignazio Marino per l’adesione di Roma Capitale al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo.
La carta è stata firmata in Campidoglio alla presenza, oltre del sindaco Ignazio Marino anche del consigliere comunale Dario Nanni, già promotore di una proposta di delibera comunale che mira a disciplinare il settore.
“Nella Capitale c’è una crescita esponenziale di sale gioco che è preoccupante. Siamo passati in poco tempo da 294 a 718 sale”, ha detto il Sindaco durante la firma del Manifesto. “L’unica cosa pratica che ho potuto fare da sindaco è stata quella di raddoppiare le spese di istruttoria per chi vuole mettere le slot machine nei locali, passando da 560 a 1.200 euro”. “È veramente urgente – ha aggiunto – che il Parlamento faccia una norma che consenta ai sindaci di prendere misure drastiche”.
“Il gioco d’azzardo è molto pericoloso, è una vera e propria malattia che in questo momento colpisce quasi un milione di italiani. È una preoccupazione che i sindaci sentono fortemente ma non hanno gli strumenti per proibire l’apertura di nuove sale gioco, soprattutto in luoghi che possono attrarre ragazzi adolescenti. Serve una legge che dia poteri ai sindaci per regolamentare la presenza di queste pericolose manifestazioni di gioco”, ha concluso il primo cittadino.
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