SESSIONE PRIMAVERA 2012
30 MARZO
Materiale didattico delle cinque sezioni tematiche

GESTIONE TERRITORIO
Nuove idee, nuovi criteri, nuove regole, nuovi percorsi per riqualificare il territorio
Il caso del Comune di Sorisole (BG)
Un Comune tra valli e monti di fronte a Bergamo, un tempo luogo di estrazione di argille e di fabbricazione di mattoni e tubi, vive oggi la realtà diffusa in tanti Comuni di presenza di grandi aree dismesse. E come in altri Comuni, centri commerciali ed edilizia privata sono l’offerta più frequente di riqualificazione. Ma Sorisole, non si arrende, per il suo territorio vuole qualcosa di meglio e di nuovo. Partecipa così alla Scuola delle buone pratiche e scopre, con il contributo di professionisti e portatori d’interesse, che nuovi modelli di sviluppo locale sono possibili e condivisibili dai cittadini, dalle Amministrazioni vicine e dalle proprietà delle aree.
Relatori: Stefano Gamba, Sindaco e Nicola Bombardieri, Assessore politiche ambientali Comune Sorisole.
Consulente: Simonetta Armondi, Diap Politecnico di Milano
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Progettare nuovi quartieri: funzionalità, bellezza, inclusione, relazioni
Il caso del Comune di Caselle Lurani (LO)
Anche a Caselle Lurani, come in altri Comuni della pianura tra Lodi e Pavia, si costruiscono nuovi quartieri per ospitare cittadini che si spostano dalla prima e dalla seconda cintura della metropoli milanese alla ricerca di soluzioni abitative più vivibili. In questa “fuga” si corre il rischio però di trovarsi isolati, di non riuscire a stabilire relazioni con chi già risiede, di sentirsi sradicati. Nella Scuola delle buone pratiche Caselle Lurani vuole scoprire come si possa favorire la realizzazione di soluzioni abitative di maggiore qualità: attente al bello, capaci di combinare differenti funzioni, in grado di facilitare le relazioni tra le differenti popolazioni.
Relatori: Sergio Rancati, Sindaco, Assessore urbanistica e edilizia privata
e; Nathalie Sitzia, Assessore al territorio e ambiente Comune di Caselle Lurani.
Consulenti: Gabriele Rabaiotti e Monica Righetti, Kcity innovazione e rigenerazione urbana
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ENERGIA
Efficienza energetica degli edifici comunali e partecipazione dei cittadini
Il caso del Comune di Cernusco sul Naviglio (MI)
Tantissimi Comuni in Lombardia dopo l’audit energetico degli edifici pubblici, non hanno realizzato gli interventi necessari per il risparmio di energia. Il Patto di stabilità e la difficoltà a realizzare investimenti hanno di fatto impedito loro di dar seguito ai risultati dell’audit. Cernusco sul Naviglio però non solo non vi ha rinunciato, ma ha individuato proprio negli interventi per l’efficientazione energetica degli edifici pubblici, la via del recupero di risorse da investire in altri servizi.
La scelta di “sostenibilità” fatta da Cernusco è stata affrontata anche con la partecipazione dei cittadini attraverso il Tavolo per il Lavoro, le Consulte, il Bilancio partecipato e le Schede-voto; tante le forme della partecipazione, sperimentabili anche in altri Comuni.
Relatori: Eugenio Comincini, Sindaco; Ermes Severgnini, Consigliere comunale incaricato della sperimentazione del bilancio partecipato e Emanuele Vendramini, Assessore alle attività economiche, innovazione, energie rinnovabili, mobilità sostenibile Comune di Cernusco sul Naviglio.
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RIFIUTI
Verso la riduzione dei rifiuti sperimentabile da tutti i Comuni
Il caso del Comune di Gazzada Schianno (VA)
Gazzada Schianno, Comune che, dopo aver aderito al Patto dei sindaci per migliorare l’efficienza energetica e favorire l’utilizzo delle fonti rinnovabili, oltre che impegnato nella realizzazione di un Paes (Piano d’azione per l’energia sostenibile) ora vuole ridurre la quantità dei rifiuti; non gli basta più aver raggiunto il 65% di raccolta differenziata ed essere inserito tra i Comuni Ricicloni.
Nel progetto avviato il Comune è promotore verso i propri cittadini e verso gli altri Comuni attraverso il Consorzio intercomunale per la gestione dei rifiuti.
Gazzada Schianno vuole anche promuovere di nuovo lo smaltimento dell’amianto, anche in virtù delle scadenze imposte dal Piano Regionale Amianto Lombardia
Relatori: Cristina Bertuletti, Sindaco; Stefano Ferrari, resp. Lavori Pubblici, Comune Gazzada Schianno e Paride Magnoni, Direttore del consorzio COINGER.
Consulenti: Orsola Bolognani e Michele Merola, Ambiente Italia; Ing. Luca Cotta Ramusino, studio tecnico ihomes
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LEGALITA’
La sostenibilità ambientale passa per la legalità
Il caso del Comune di Corsico
Corsico ha avviato il “Laboratorio legalità” con l’obiettivo di esaminare le diverse azioni, anche piccole, che portano alla violazione delle regole del diritto. Un tavolo che coinvolge diversi assessorati e aree del Comune per mettere in atto strumenti di autodifesa e favorire la formazione di un humus capace di contrastare qualsiasi tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata nella vita sociale, politica e amministrativa di una piccola città. 
Un lavoro (fatto anche di strumenti innovativi per favorire il confronto di informazioni contenute in varie banche dati e per individuare preventivamente i fattori di rischio) che è diventato occasione di conoscenza approfondita del territorio, ma anche di sviluppo delle buone prassi, di sinergie con il mondo associazionistico, imprenditoriale, commerciale e tra singoli cittadini.
Relatori: Maria Ferrucci, sindaca di Corsico; Marco Papa, Dirigente settore Sviluppo di Comunità; Giandomenico Casarini, funzionario SIT e tributi; Claudio Trementozzi, ufficio stampa e relazioni istituzionali del Comune di Corsico.
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SESSIONE AUTUNNO 2011
18 e 19 NOVEMBRE
Materiale didattico

GESTIRE IL CICLO DELL’ACQUA,
SMONTARE LUOGHI COMUNI PER PROPORRE SOLUZIONI INNOVATIVE

Corso per amministratori locali per una gestione più virtuosa e sostenibile delle acque piovane, degli scarichi, delle fognature, della depurazione delle acque e del rischio idraulico.

Qualsiasi sia la forma di gestione del servizio idrico integrato che i comuni decideranno di esercitare all’indomani del referendum, una cosa è certa: la gestione dell’acqua deve diventare sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, sempre più deve rispondere alle  caratteristiche di un buon uso.

Questa attenzione deve accompagnare tutto il ciclo dell’acqua: dall’atto del prelievo a quello della potabilizzazione, della distribuzione, della raccolta e depurazione  degli scarichi e quindi della restituzione alla natura. Ai comuni spettano risposte rapide e incisive, poiché ai comuni si rivolgono i cittadini, e  i comuni sono  gli enti ai quali spettano le decisioni sulla gestione dell’acqua e del ciclo idrico integrato.

Rispondere alle abitudini dei cittadini non sempre significa tutelare l’ambiente. Utilizziamo più acqua di quella che è possibile prelevare, molta la  inquiniamo.

Cosa fare allora?  Quali responsabilità spettano agli enti locali? Quale ruolo, quali leve possono esercitare?

Di seguito alcune immagini del corso realizzato lo scorso novembre a Milano, al Museo dell’acqua potabile:
Sono venuti soprattutto dalle province lombarde gli amministratori che hanno scelto di partecipare, ben 6 i casi raccontati da tecnici  e protagonisti che a vario titolo hanno realizzato i progetti innovativi selezionati.

Scarica un breve report delle due giornate
relazione corso

SESSIONE PRIMAVERA 2011
25 E 26 MARZO
Materiale didattico delle cinque sezioni tematiche

VIRTUOSI A COSTO ZERO

Risparmiare energia con un gioco a somma positiva in cui cittadini, comune, imprese e ambiente ci guadagnano.

Il caso del comune di Ponte nelle Alpi (BL)
Un progetto, a costo zero per le amministrazioni, che dà concretezza all’ecoeconomiadel futuro. La formula è quella del Gruppo di Acquisto Solidale (cittadini che acquistano insieme pannelli fotovoltaici, serramenti o sistemi di isolamento termico per la propria casa o impresa), ridisegnata dai comuni diventa PubblichEnergie “azioni di economia responsabile”. Il progetto è promosso dai comuni di Ponte nelle Alpi, Mel, Trichiana, Lentiai, Alano di Piave e patrocinato dalla Comunità Montana Belluno Ponte per: aiutare le famiglie a capire e decidere in tema di risparmio energetico e di energie rinnovabili; aiutare le imprese ad accorciare le distanze con i cittadini; favorire l’incontro tra domanda e offerta, valorizzando l’economia locale.
Relatori: Ezio Orzes – Assessore ambiente del comune di Ponte nelle Alpi e Mauro Moretto – Responsabile PubblichEnergie.
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GESTIONE DEL TERRITORIO

Un polo scolastico-sportivo-ricreativo è il risultato del recupero di una discarica abusiva di rifiuti tossici nel centro del paese. Un esempio intelligente di come è possibile ripensare a uno spazio pubblico “critico”.

Il caso del comune di Berlingo (Bs)
Qui gli edifici scolastici, la palestra e il bocciodromo sono energeticamente autonomi grazie a impianti geotermici, fotovoltaici e solari termici che forniscono riscaldamento, energia elettrica e acqua calda. L’area ha una viabilità solo ciclopedonale. L’iniziativa è stata realizzata in partnership con una cooperativa sociale e con l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
Relatori: Dario Ciapetti – Sindaco del comune di Berlingo, Carlo Gandossi – Assessore all’ambiente; Gianluca Rossini – Responsabile Ufficio tecnico; Simone Montanari – Responsabile Cerro Torre cooperativa sociale onlus.
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RIFIUTI

Due casi: dal 17 al 76% di raccolta differenziata a costi invariati o come provare a difendere il 60% in Campania.

Il caso del comune di Sasso Marconi (BO)
Il comune con i suoi 15mila abitanti, ha applicato la raccolta Porta a Porta integrale portando la raccolta differenziata dal misero 17% al lusinghiero 76% in poco più di un mese. E soprattutto a costi invariati. Con un consenso sondato intorno all’80%, gran parte del successo è da imputare ad un percorso di comunicazione particolarmente efficace. Ora il comune, su richiesta dei cittadini, ha aderito alla campagna “Rifiuti Zero” e sta introducendo la tassazione puntuale.
Relatore: Pierpaolo Lanzarini – Assessore all’Ambiente del comune di Sasso Marconi.
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Il caso del comune di Camigliano (CE)
A Camigliano, Caserta, la gestione dei rifiuti è stata efficace ed efficiente: con costi bassi, ha funzionato anche durante le emergenze del 2007 e del 2008 ed ha raggiunto nel 2010 il 60% di differenziata. Vincenzo Cenname, sindaco fino ad agosto 2010, a seguito della Legge 26/2010 “Fine Emergenza Rifiuti in Campania” che di fatto espropria gli enti locali dalla gestione della raccolta differenziata affidandola a mega aziende provinciali, si è rifiutato di darne attuazione non inviando i dati della TARSU. Cenname ha ritenuto che l’attuazione di questa legge non avrebbe risolto il problema dei rifiuti in Campania penalizzando anche chi aveva garantito un servizio di raccolta non servendosi dei consorzi fallimentari. Oggi che l’emergenza rifiuti in Campania è ancora di attualità, la posizione assunta da questo sindaco è di fatto legittimata, anche se resta lo scioglimento del Consiglio Comunale, effettuato con Decreto del Ministro degli Interni su proposta del Prefetto di Caserta. Questa esperienza dimostra come è possibile agire diversamente anche in una realtà campana dove non funziona un impianto per il compostaggio, né si lavora a una programmazione seria di RD porta a porta, al fine di legittimare una politica di discariche ed inceneritori.
Relatore: Vincenzo Cenname – ex Sindaco del comune di Casigliano.
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IMPRONTA ECOLOGICA

Il primo comune che ha portato su LED tutta l’illuminazione pubblica mira all’indipendenza energetica con l’uso fonti rinnovabili.

Il caso del comune di Torraca (SA)
Nell’era dell’informatizzazione, le distanze territoriali e le difficoltà di posizionamento geografico possono essere superate dalla forza delle idee e dall’innovazione, è quello che in dieci anni è stato fatto a Torraca sperimentando su scala urbana la pubblica illuminazione a led. 700 i punti luce installati. L’impianto fa risparmiare circa il 70% dei consumi energetici, riduce del 70% i costi di manutenzione, elimina l’inquinamento luminoso e funzionando a 24 Volt risolve anche il problema della sicurezza degli impianti di pubblica illuminazione. Torraca ha incassando la notorietà della primogenitura di questa scelta e oggi sta avviando iniziative di produzione elettrica da fonti rinnovabili autonomamente, rivolgendosi al finanziamento bancario e producendo ricavi per il comune in modo da contrastare i continui tagli ai trasferimenti statali e regionali, in un ottica di autonomia finanziaria da costruire soprattutto per i piccoli comuni come antidoto alla futura estinzione degli stessi.
Relatore: Daniele Filizola, vice-sindaco del comune di Torraca.
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STILI DI VITA E PARTECIPAZIONE ATTIVA

Risultati importanti con nuovi strumenti per un bilancio partecipativo che ha funzionato.

Il caso del comune di Canegrate (MI)
Quale buon amministratore non ha mai sognato di avere al suo fianco migliaia di cittadini che lo aiutano a rendere migliore la città? A Canegrate è possibile. Il Bilancio Partecipativo “Canegrate Partecipa!” è un progetto sia culturale, di incentivo ad una cittadinanza attiva, che amministrativo, di gestione efficace ed efficiente delle risorse comuni. Con schede compilate da ogni cittadino, imbucate in urne distribuite su tutto il territorio, l’utilizzo di una piattaforma di voto online ed assemblee pubbliche, gli abitanti di Canegrate si organizzano e scelgono direttamente come utilizzare una quota del bilancio comunale, individuando ogni anno le priorità di spesa e di investimento, come ad esempio la ristrutturazione del centro sportivo comunale e la realizzazione di un nuovo parco vicino alle scuole.
Relatore: Salvatore Amura – Assessore al bilancio partecipato.
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SESSIONE AUTUNNO 2010
26 E 27 NOVEMBRE

GESTIONE DEL TERRITORIO:
SMONTARE LUOGHI COMUNI PER COSTRUIRE OPPORTUNITA’

Questi gli assunti su cui si è lavorato:
– L’edilizia è il volano dell’economia
– 
Gli spazi residuali non servono
– 
In Comune i conti non tornano mai
-
L’housing sociale non produce ricchezza.

I docenti: Paolo Pileri, Elena Granata, Luca Gaeta, Andrea Arcidiacono, Gabriele Rabaiotti Dipartimento Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano e Emanuele Boscolo, avvocato e professore di diritto amministrativo all’Università dell’Insubria.
report novembre 2010

SESSIONE PRIMAVERA 2010
12 e 13 marzo
Materiale didattico delle cinque sezioni tematiche

GESTIONE DEL TERRITORIO

Il caso del comune di Cassinetta di Lugagnano (MI)
E’ il primo comune in Italia ad aver approvato un Piano di Gestione del Territorio a crescita zero: da due anni in quel comune non si cementifica più, ma si recupera e riutilizza il patrimonio edilizio esistente e le aree già compromesse da un punto di vista urbanistico. Verranno approfonditi i punti con cui il comune intende far fronte alla rinuncia degli oneri di urbanizzazione.
Relatore: Domenico Finiguerra – Sindaco comune di Cassinetta di Lugagnano.
relazione Finiguerraallegati Finiguerra

IMPRONTA ECOLOGICA DELLA MACCHINA COMUNALE

Il caso del comune di Portogruaro (VE)
Il Piano di azione per l’efficienza energetica e l’uso delle rinnovabili in un contesto urbano rappresenta un punto di riferimento importante per tutte le amministrazioni che tendono all’indipendenza energetica; due i livelli, distinti e collegati tra loro, di intervento: la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e della pubblica illuminazione e gli impianti di piccola taglia per l’autoproduzione da fonti rinnovabili.
Relatori: Ermes Drigo – Responsabile del progetto “Portogruaro città solare” e Patrizia Daneluzzo – Responsabile del progetto “Vivere con stile”.
relazione Drigoallegati Drigo (File zip da 27Mbyte)

RIFIUTI

Il caso di Ponte nelle Alpi (BL)
Questo comune ha introdotto il sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti, passando in soli 6 mesi dal 23% all’80% di differenziata (oggi è oltre l’85%), riducendo dell’88% la produzione di rifiuto indifferenziato da collocare in discarica. Per farlo ha creato una Società in house a socio unico comunale che in soli due anni pur raddoppiando il numero degli occupati ha ridotto i costi del servizio del 15%; ha applicato una tassazione puntuale riuscendo a premiare economicamente i cittadini e i comportamenti virtuosi.
Relatori: Ezio Orzes – Assessore all’ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi e Stefano Triches – Direttore Ponte Servizi srl.
relazione Orzes, Ponte Alpi | allegati Orzes, Triches

Il caso di Capannori (LU) A Capannori
Primo comune in Italia ad aver aderito alla strategia internazionale “Verso Rifiuti zero”, hanno invece sviluppato politiche e progetti per la riduzione a monte dei rifiuti: acqua del sindaco, pannolini lavabili, prodotti sfusi, mercatini dell’usato, ecc.
Relatore: Alessio Ciacci – Assessore all’ambiente del Comune di Capannori.
relazione Ciacci, Capannori | allegati Ciacci (File zip da 27Mbyte)

STILI DI VITA E PARTECIPAZIONE ATTIVA

Il caso del comune di Colorno (PR)
La partecipazione declinata nella quotidianità del governo del territorio. Questo comune ha avviato percorsi inclusivi concreti ed efficaci: bilancio partecipativo nella collocazione delle risorse disponibili sul bilancio comunale, progettazione partecipata nella realizzazione di opere pubbliche, attivazione di spazi di condivisione (consulte, consigli comunali tematici, organismi istituzionali partecipati).
Relatore: Marco Boschini – Assessore all’ ambiente del Comune di Colorno e Marco Aicardi – Caire Urbanistica.
relazione Boschini, Colorno | allegati Boschini
relazione Aicardi, Colorno | allegati Aicardi (File zip da 52Mbyte)

MOBILITÀ SOSTENIBILE

Il caso del comune di San Donato (MI)
Negli anni scorsi, questo comune ha ideato e realizzato la prima bicistazione in Italia, potenziato il sistema delle piste ciclabili e dei servizi per ciclisti, investito fortemente sul trasporto pubblico, anche con servizi a chiamata per le aree a domanda debole. Ha promosso numerose iniziative nelle scuole a favore della mobilità a piedi e in bicicletta e ha favorito accordi con le aziende per azioni di mobility management.Il nuovo regolamento edilizio ha introdotto norme vincolanti per la mobilità sostenibile. In pochi anni la mobilità ciclistica è passata dal 3 al 12% degli spostamenti quotidiani. Le linee autobus, ristrutturate come servizio navetta all’interno della città, hanno raddoppiato i propri utenti.
Relatore: Marco Menichetti, Assessore ai trasporti del Comune di San Donato Milanese dal 1998 al 2007.
relazione Menichetti, San Donato | allegati Menichetti

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