Felici per la decisione del Presidente Mattarella
di nominare Maurizio Fiasco Ufficiale dell’Ordine di Merito della Repubblica Italiana
Preoccupati per le informazioni che giungono dalla stampa sul gioco d’azzardo, chiediamo che:
NON VENGANO APERTI NUOVI PUNTI DI GIOCO D’AZZARDO
IL PARLAMENTO APPROVI SUBITO LA LEGGE CHE VIETA LA PUBBLICITA’ DELL’AZZARDO
APPROVI IMMEDIATAMENTE UNA LEGGE QUADRO CHE REGOLI IL SETTORE, COME PREVEDE LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE
E COME IL PARLAMENTO AVEVA DECISO ALL’UNANIMITA’ CON L’ART. 14 DELLA DELEGA FISCALE
Carissime e carissimi,
Anzitutto una notizia molto bella: il Presidente della Repubblica ha deciso di nominare il sociologo Maurizio Fiasco Ufficiale dell’Ordine di Merito della Repubblica Italiana “per la sua attività di studio e ricerca su fenomeni quali il gioco d’azzardo e l’usura, di grave impatto sulla dimensione individuale e sociale”. Il fatto che il Presidente Mattarella si esprima sui danni del gioco d’azzardo, per la nostra attività è un riconoscimento molto importante, ci incoraggia nel lavoro.
Siamo felici per Maurizio Fiasco, studioso serio e generoso, che ci accompagna nel nostro percorso di conoscenza e mobilitazione a contrasto del gioco d’azzardo. Era con noi nel novembre del 2012, all’inizio, era con noi il 5 ottobre scorso agli Stati generali promossi dal Coordinamento lombardo della Campagna Mettiamoci in gioco. Lo ringraziamo di cuore, siamo orgogliosi e felici con lui.
Siamo molto preoccupati.
Decaduta la Delega fiscale, non vediamo impegno del Parlamento per norme che regolino il gioco d’azzardo in Italia, mentre la Legge di stabilità, secondo la stampa, prevede di aprire 22.000 nuovi punti scommesse.
I dati del Libro blu dei Monopoli di Stato, dichiarano che in Italia sono 154.959 i punti gioco (sale bingo, punti vendita concorsi pronostici, punti vendita giochi numerici a totalizzatore nazionale, punti gioco ippico, punti e negozi di gioco sportivo, agenzie sportive, ricevitorie del lotto, punti vendita lotterie), 539.158 gli apparecchi di gioco distribuiti in 93.756 sale vlt ed esercizi con newslot.
Nel 2014 la raccolta totale è stata di 84 miliardi e 485 milioni, le vincite di 66 miliardi e 954 milioni, la spesa dei giocatori 17 miliardi e 531 milioni ( le vincite dunque sono state tutte giocate di nuovo, e in più i giocatori hanno speso oltre 17 miliardi di tasca loro).
Osserviamo nelle nostre comunità, nei problemi delle persone e delle famiglie, e nel degrado socio-urbanistico, gli effetti di questi numeri, devastanti.
Riteniamo urgente che il Parlamento riprenda in mano la normativa sul gioco d’azzardo, approvando subito una legge che ne vieti la pubblicità, e affrontando immediatamente una legge quadro che regoli tutto il settore, come richiesto dalla nostra proposta di legge popolare passata alla Camera con 93.194 firme, e come stabilito dall’art. 14 della Delega fiscale, che, seppur decaduto, aveva posto criteri di riordino condivisi dal Parlamento, dagli Enti locali e dalle Associazioni. E’ urgente decidere su:
– il divieto di pubblicità
– la diminuzione dell’offerta di gioco
– il divieto effettivo del gioco per i minori
– i finanziamenti per le cure delle persone malate, la prevenzione e la formazione
– le misure per evitare le infiltrazioni mafiose e il riciclaggio del denaro
– i poteri di Comuni e Regioni per misure di contrasto nei propri territori, in un quadro nazionale di riferimento
Don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità di Milano, e portavoce del Coordinamento lombardo della Campagna Mettiamoci in gioco, ha lanciato l’idea di uno sciopero della fame per chiedere a Governo e Parlamento di fare presto e bene.
Valuteremo la possibilità di aderire allo sciopero, perché anche noi riteniamo urgente e indispensabile intervenire in un campo così delicato per la salute e il benessere delle persone, delle famiglie, delle comunità.
Cari saluti, a presto, Angela e Piero
Rassegna stampa sugli stati generali del 5 ottobre
Avvenire – Enti locali e associazioni: “Basta spot sull’azzardo”
TG2000 – Servizio in diretta dal convegno dal minuto 12.50
Voci del mattino (Rai Radio1) – Intervista a don Armando Zappolini dal minuto 35
Localmente Mosso (Radio popolare) – Intervista ad Angela Fioroni e Fabio Azzimondi dal minuto 24.30
Redattore sociale – Giochi, “basta pubblicità sull’azzardo”. La Campagna chiama in causa la politica
“Mettiamoci in gioco” punta ad ottenere in Parlamento una legge che vieti completamente la pubblicità su scommesse, slot machine, gratta e vinci e ogni altro tipo di offerta. In Parlamento depositate finora tre proposte di legge sul tema. Lunedì gli Stati Generali
02 ottobre 2015 – 11:20
MILANO – La battaglia contro il gioco d’azzardo riparte dalla pubblicità. Dopo la delusione per il nulla di fatto del Governo Renzi sul decreto fiscale, che avrebbe dovuto dettare nuove regole sul settore, la campagna “Mettiamoci in gioco” punta ora almeno ad ottenere in Parlamento una legge che vieti completamente la pubblicità su scommesse, slot machine, gratta e vinci e ogni altro tipo di offerta legata all’azzardo. “Come avviene per il fumo – spiega don Armando Zappolini, portavoce della Campagna sostenuta da oltre 30 associazioni, tra cui Acli, Arci, Libera e i sindacati conferederali -. Su questo vogliamo stanare la politica, vedere chi è dalla nostra parte e chi invece vuole fare il gioco delle multinazionali”. Lunedì 4 ottobre a Milano si terranno gli Stati generali sul gioco d’azzardo, organizzati dal coordinamento lombardo della Campagna. Un’occasione per fare il punto della situazione e definire le strategie per i prossimi mesi.
In Parlamento sono state depositate finora tre proposte di legge sul tema della pubblicità nel gioco d’azzardo. Una alla Camera (primi firmatari Basso e Mantero) e due al Senato (Endrizzi e Albano). “Chiediamo ai parlamentari di lavorare in fretta per arrivare a una legge – aggiunge don Armando -. Finora abbiamo avuto tante pacche sulle spalle, ma poi non si è mossa foglia”. Mentre nei palazzi si discute e si frena, fuori la sensibilità e l’attenzione sul problema cresce. “Stiamo girando l’Italia invitati da tutte le parti – racconta il sacerdote -. E anche i sindaci non stanno a guardare, perché vivono in prima persona le conseguenze sui cittadini della diffusione del gioco d’azzardo”.
Il portavoce della Campagna è infine molto critico verso i media italiani. “Salvo alcune eccezioni, come Avvenire o il Manifesto, gli altri quotidiani e le Tv sono piene di pubblicità sul gioco d’azzardo e quindi ignorano le nostre battaglie e fanno articoli solo sulle vincite milionarie”. Gli Stati generali si svolgeranno, dalle ore 9 alle 17.30 nella Sala della Città Metropolitana di via Vivaio 1. Sono previsti gli interventi di esperti ed economisti, gruppi di lavoro e una tavola rotonda conclusiva con rappresentanti di Parlamento, Regione, Comuni, Prefettura e Questura moderata da don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità. (dp)–
Rassegna stampa sulle informazioni provenienti dalla Legge di stabilità
IlVelino – Giochi, Pavia la prima provincia per spesa dedicata all’azzardo, poi Como, Bergamo e Varese
Avvenire -Colmegna: “Sciopero della fame anti-slot”
Corriere della Sera – Il gioco d’azzardo che invade l’Italia
Corriere della sera 15 ottobre 2015
Avvenire – Metastasi da fermare
RadioInBlu – Don Colmegna: al via sciopero della fame contro il gioco d’azzardo
Avvenire – In arrivo 22mila punti scommesse