Sale slot, “urgente una legge nazionale per regolamentarle”

MILANO – “La chiusura della sala giochi di tre piani a Milano è una buona notizia, ma ci dimostra che è sempre più urgente una legge nazionale che regolamenti il settore”: Piero Magri è il direttore esecutivo di Terre di mezzo, che insieme a Legautonomie ha lanciato nell’ottobre scorso una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare. “I sindaci hanno pochi strumenti per contrastare il fenomeno della diffusione delle slot machine -aggiunge-. Devono ricorrere ad ordinanze per l’ordine pubblico o per la salute dei cittadini per i casi più urgenti oppure provare a mettere dei paletti con i regolamenti edilizi”.

Il disegno di legge, promosso da Legautonomie e Terre di mezzo, è stato sottoscritto anche da 475 sindaci. È composto di 22 articoli. Il principio di fondo è che non si potrà più piazzare ovunque le slot machine, ma solo in apposite sale da gioco. Quindi anche il bar dovrà avere un locale dedicato. Inoltre, ogni macchinetta funzionerà solo inserendo la tessera sanitaria (come avviene per i distributori automatici di sigarette), così da evitare che ci giochino i minori. Infine, gli operatori delle Asl o delle associazioni di volontariato devono poter accedere liberamente ai locali per parlare con i giocatori e informarli sui rischi di dipendenza. “L’architrave del disegno di legge è costituito dal dovere del sindaco di salvaguardare la salute pubblica -sottolinea Piero Magri-. È proprio in virtù di questa prerogativa del primo cittadino, che nel disegno di legge gli vengono attribuiti poteri in materia di gioco d’azzardo”.

Nel disegno di legge ci sono poi articoli che mirano a contrastare le infiltrazioni mafiose, l’evasione fiscale e tributaria, a contenere le pubblicità e a garantire cure reali per le persone affette da gioco d’azzardo patologico.

Dario Paladini

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