Terre di mezzo, Legautonomie e una delegazione di sindaci ricevuti alla Camera

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Mercoledì 9 aprile alle ore 11 sono state consegnate, presso la Camera dei Deputati – Servizi Testi Normativi, le oltre 93mila firme raccolte in questi mesi a sostegno della legge di iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d’azzardo, presentata 6 mesi fa dalla Scuola delle Buone Pratiche -progetto promosso da Terre di mezzo e Legautonomie. Le firme sono state raccolte da oltre 411 comuni di tutta Italia (vedi video).

Alle ore 15, una delegazione di Terre di mezzo, Legautonomie e alcuni dei sindaci protagonisti della campagna contro il gioco d’azzardo, è stata ricevuta a Montecitorio dalla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, che già nei giorni scorsi ha manifestato sostegno e interesse per le attività di sensibilizzazione e lotta contro il gioco d’azzardo messe in atto dai Sindaci, da Terre di mezzo e Legautonomie negli ultimi mesi.

“Vogliamo nuove regole che limitino il gioco d’azzardo e salvaguardino la salute di tanti cittadini e di tante famiglie. Legautonomie ha promosso l’iniziativa e una campagna in tutto il paese, insieme ad altre associazioni, a ‘Terre di mezzo’ in particolare”. Così Marco Filippeschi, presidente nazionale di Legautonomie e sindaco di Pisa all’incontro con la Presidente della Camera Laura Boldrini. “Tanti sindaci, tanti amministratori, che hanno sottoscritto un Manifesto, si sono mobilitati personalmente, a fianco della cittadinanza attiva, dando il meglio di una tradizione d’impegno civico che ha anche una forte motivazione etica. Non abbiamo voluto fare come fanno gli struzzi: abbiamo visto, vediamo, non ci va bene, ci sentiamo responsabili. “Chiediamo nuove politiche – ha proseguito Filippeschi -, di prevenzione, di carattere sociale, a difesa dei più vulnerabili, e per contrastare l’infiltrazione delle mafie, in un settore di ricchi interessi, presidiato dallo Stato, come sappiamo da tante inchieste della Magistratura e di Polizia Tributaria. Chiediamo anche nuovi poteri per i comuni, per i sindaci. Dunque non ci tiriamo indietro, vorremmo poter fare di più. Lo facciamo in modo propositivo e concreto, rimettendoci alla sensibilità del Parlamento.”

“Oggi possiamo dire di aver raggiunto e superato l’obiettivo, con le oltre 93mila firme raccolte a numeri grandi  di migliaia, a numeri minori di centinaia, e a decine un po’ ovunque in Italia – dichiarano Piero Magri (Terre di mezzo) e Angela Fioroni (Legautonomie) – Le regioni più mobilitate la Lombardia e l’Emilia Romagna Veneto e Piemonte, ma le firme sono giunte da quasi tutte le regioni d’Italia. Uno degli obiettivi più significativi, quello di aver costruito uno strumento, la proposta di legge, che e’ anche sintesi unitaria per l’impegno di Istituzioni e Associazioni su un tema sociosanitario, politico ed economico di tale rilevanza. Una maratona che non è finita con la consegna delle firme ma proseguirà poiché il terreno dell’impegno è sì legislativo ma soprattutto culturale e formativo”.

Il disegno di legge, che approderà in parlamento, è composto di 22 articoli. Il principio di fondo è la reale tutela del diritto alla salute, effettivi impedimenti di gioco per i minori, contrasto all’infiltrazione mafiosa, all’evasione fiscale e tributaria, trasparenza dei flussi di denaro, forte regolamentazione dei messaggi pubblicitari, prevenzione e cura reali per le persone affette da G.A.P. – Gioco d’azzardo Patologico. Nella proposta, inoltre, si chiede che i sindaci abbiano potere di decisione sull’apertura di sale da gioco, proprio perché è compito primo del sindaco salvaguardare il benessere dei propri cittadini.

La ludopatia è una vera e propria malattia. 800mila sono i giocatori definiti “problematici”, cioè a rischio dipendenza dai giochi d’azzardo, 15 milioni i giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, 100 miliardi il fatturato (il 4% del PIL nazionale, la 3a industria italiana).

Il gioco d’azzardo preoccupa molto le amministrazioni locali proprio per le ricadute sociali, relazionali ed economiche, sulle proprie comunità. I sindaci, inoltre, non hanno nessun potere decisionale rispetto al tema del gioco e non possono quindi tutelare le fasce deboli della popolazione e il proprio territorio dal degrado e dalle infiltrazioni mafiose. Ad oggi, sono oltre 540 i comuni che hanno già sottoscritto il Manifesto contro il gioco d’azzardo promosso da Terre di mezzo e Legautonomie – e hanno avviato la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d’azzardo – presentata lo scorso 9 ottobre – organizzando svariate iniziative nelle città: banchetti, convegni e giornate dedicate alla lotta contro l’azzardo.

Comunicato stampa del 9.04.014

Delegazione con On Boldrini 9-04-14

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